domenica 30 maggio 2010

Gipsy va a casa

E' stato amore a prima vista tra Gipsy e Martina fin da subito.
Gipsy non è nata in Colonia: ci è stata portata insieme alle sue due sorelline pochi giorni dopo. Dicevano che la mamma non le aveva volute (?) o che si era allontanata (?) insomma, la gatta era
gradita, le cucciole no. Sono state nutrite per due giorni con latte artificiale finché la nostra bella Mimosa non ha pensato bene di sfornare il suo Fiorello. Un micetto solo per tanto latte, pronti via che c'è posto: le cucciole sono state consegnate alle amorevoli cure di mamma Mimosa che le ha aiutate a trovare il latte (impresa non facile dopo due giorni di nutrizione artificiale).

Martina è una volontaria della Colonia felina Osiride. Ogni domenica mattina arriva da Mondolfo con sua mamma Maria e ci aiuta a fare un po' di ordine, pulizia e coccole. Ha conosciuto la micetta grigia che aveva tre giorni ed è stato amore subito. Ha aspettato un po' prima di tenerla in mano (le mamme gatte sono più apprensive di quelle umane) ma non le staccava gli occhi di dosso e intanto lavorava ai fianchi suo padre affinché le permettesse di accoglierla in casa una volta svezzata, mica per niente, tra gatti, pesci rossi e tartarughe possedevano già quattordici bestiole.

Poi è arrivata la magia del quindicesimo compleanno... come dirle di no?

Così la micetta ha avuto una casa (virtuale) e un nome (reale): Gipsy.
Le mancava solo di finire lo svezzamento.

Beh, il giorno è arrivato.
Gispy mangia pappa e crocchini da sola, usa la lettiera e vuole tante coccole e spazio per giocare.

Ciao dolce Gipsy
Buona Vita.

domenica 23 maggio 2010

Un'esplosione di gatti

Cookie e i Biscottini

Esplosione di gatti questa settimana alla colonia Osiride.

Avevo lasciato Mimosa con i suoi sette Fiorellini (uno solo suo), Cookie con i suoi cinque Biscottini, Fiammetta col suo piccolo e una siamesina appena arrivata che cercava in tutti i modi di uscire dalla gabbietta e unirsi agli altri gatti. Inoltre Bijoux era in dirittura d'arrivo e si prevedevano altri due/tre topolini da godersi.

Quando sono arrivata la siamesina, Smile, si era sistemata per benino con i Fiorellini e ogni tanto, nonostante fosse già svezzata, approfittava del fresco latte a disposizione. I Biscottini, che fino all'ultima volta se ne erano sempre stati nella cuccia riparati e protetti dalla mamma, sgusciavano da tutte le parti visto che i volontari avevano provveduto a sistemare uno scivolo davanti all'entrata (comodoni loro... i Fiorellini avevano fatto tutto da soli). Mamma Cookie li inseguiva e, con una pazienza da vera mamma, si sistemava dove occorreva per lasciar ciucciare i piccoli.
Infine Bijoux, con i suoi tre Gioiellini accanto, elemosinava coccole e dispensava mordicchiate.

Nella terza casetta cosa trovo?
Un piccino tutto impaurito che soffiava da morir dal ridere... ma qualche carezza sono riuscita a somministrargliela e, nell'alta gabbietta, tre befanucce che avranno si e no un mese e mezzo. Tutte a chiazze e pigolanti ma già con un bel caratterino: Befanuccia 1 stava mangiando un po' di pappa e Befanuccia 2 le zompava intorno... certe proteste rumorose quando veniva travolta... beh, anche a noi umani non piace se ci disturbano mentre pranziamo.

Ovunque ti giri ci sono cucciolotti impazienti di scoprire il mondo e poi, a un certo punto, tutto tace.
Le mamme vanno finalmente a ristorarsi e a prendersi le meritate coccole e i piccoli stramazzano, stanchi delle avventure della giornata, in nuvole di nasi, code e orecchie.
Sognano, i loro corpicini si muovono e scalciano, forse credono di giocare ancora.

Buona notte piccoli.
Ci vediamo domani.
I Fiorellini che dormono





domenica 16 maggio 2010

Amore a prima vista

1997
La prima volta che venni a Fano Matteo, il mio ragazzo di allora, mi disse che non lontano da casa sua c'era una colonia felina e lo pregai di accompagnarmici.
Portammo un po' di cibo con noi e fummo subito circondati da batuffoli di pelo ronroanti che un po' mangiavano e un po' si strusciavano sotto il sole caldo di agosto.

Gattare: così sono chiamate a Roma signore di ogni età che accudiscono e sfamano i gatti di quartiere. Non li chiamano "randagi", per loro sono parti della famiglia costituite in nuclei autonomi che "accettano" le cure e ricambiano con fusa e affetto.

Di gattare a Fano dovevano essercene già allora visto che oltre ai nostri crocchini i micioni avevano a disposizione piatti e piatti pieni di ogni prelibatezza: pasta al sugo di carne, avanzi di pollo e bistecche e scatolette di ogni tipo.
Cuccette di legno erano disseminate sotto i cespugli per ripararle dal sole e dalla pioggia. In generale i gattoni sembravano stare bene ma non ci fu una vera organizzazione fino a pochi anni fa quando i volontari so costituirono in una associazione così da poter organizzare i turni di pappa, di pulizia e le eventuali cure mediche da somministrare.
Questa associazione è "Osiride O.N.L.U.S"
Le cuccette divennero roulotte e poi casette in legno in modo da integrarsi con il paesaggio ed evitare che la colonia fosse confusa con un campo nomadi.


Oggi con Matteo sono sposata.
Tre sfigatti della colonia sono venuti a casa con noi.
Sono volontaria di Osiride e mi fa bene al cuore.

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